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L'Ispettorato Nazionale del Lavoro ha pubblicato i dati relativi ai sopralluoghi effettuati nel corso del 2018 in tutti i settori produttivi e la programmazione delle ispezioni del 2019.

Dal documento di sintesi 2018

si rileva che:

il 27% degli accessi è stato effettuato in edilizia (contro ad es. il 10% nell'industria);

circa l'82% delle aziende è risultato irregolare dal punto di vista della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;

il 70% delle aziende ispezionate sono risultate irregolari, dal punto di vista assicurativo, con una presenza di lavoratori a nero, in edilizia, nel 16% delle imprese; il 12% delle scorrette qualificazioni di rapporti di lavoro è stato riscontrato in edilizia.

La programmazione delle ispezioni 2019

si concentra, pertanto, sulla cosiddetta vigilanza lavoro (lavoro nero, caporalato, esternalizzazioni illecite ecc.); vigilanza straordinaria, con iniziative mirate al contrasto di specifici fenomeni di violazione in determinati settori produttivi e/o aree geografiche; vigilanza previdenziale e assicurativa; vigilanza tecnica, in particolare in edilizia.

In tale ultimo ambito sembra di cogliere un interesse particolare alle carenze nelle misure prevenzionistiche e alla formazione/informazione del personale occupato. L'attività ispettiva dovrà essere preceduta da un'attività di intelligence che dovrà portare al "conseguimento del 60%, quale rapporto percentuale tra soggetti ispezionati e soggetti irregolari. La scelta dei cantieri da ispezionare dovrà infine rispettare, indicativamente, i seguenti criteri dimensionali:

  • 5% cantieri grandi – importo lavori maggiore 10.000.000 euro, ove presenti;
  • 30% cantieri medi – importo lavori compreso tra 1.000.000 e 10.000.000 euro, ove presenti;
  • 65% cantieri piccoli".

Le ditte di cui è previsto il controllo nel corso del 2019, per vigilanza tecnica in materia di salute e sicurezza, sono 17.000 (su un totale di 147.445).

È previsto il proseguimento delle attività di prevenzione e promozione, con "iniziative di carattere informativo e di aggiornamento aventi ad oggetto la materia lavoristica, di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nonché i profili previdenziali e assicurativi, attraverso l’organizzazione di appositi incontri rivolti alle realtà economico-sociali presenti nelle aree geografiche di riferimento, nonché alle organizzazioni datoriali e sindacali, agli ordini professionali e agli altri principali attori dei mercati del lavoro locali. [...] circa n. 400 incontri su tutto il territorio nazionale".

Valutando le previsioni, salta all'occhio l'interesse prevalente per sopralluoghi di vigilanza non strettamente tecnica (sappiamo, però, che un sopralluogo non sempre si conclude sempre e solo nell'ottica in cui è iniziato); la volontà di conseguire un 60% di irregolarità nei sopralluoghi; la previsione di attività di informazione ed aggiornamento, che forse ordini e collegi professionali potrebbero richiedere (400 incontri, 20 regioni, una decina in FVG potremmo averle, forse, se le chiedessimo).