Il blog per i Coordinatori per la Sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione

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Nel sito Cantiere/pro è stata pubblicata, a luglio 2018, l'analisi di una sentenza della Sezione IV Penale della Corte di Cassazione che può essere consultata qui

In estrema sintesi, il datore di lavoro dell'impresa esecutrice di un cantiere stradale è stato giudicato corresponsabile dell'investimento (e decesso) di un'automobilista, investita da un'auto che procedeva ad almeno 108 km/h in un tratto in cui vigeva il limite di 30 km/h oltre al divieto di sorpasso, in quanto non aveva correttamente segnalato il cantiere ed, in particolare, un tombino, individuato esclusivamente con 4 paletti e nastro bianco-rosso. La condotta spericolata del conducente poteva (astrattamente?) venir meno qualora l'ingombro nella sede stradale fosse stato adeguamente segnalato, comprendendo nella segnalazione anche cartelli di preavviso.